Quest'anno il 31 dicembre lo abbiamo passato in compagnia di una coppia di nostri cari amici, nella loro accogliente e calorosissima casa (e bellissima, ma questo conta meno). Anche loro hanno 2 bimbi piccoli, perciò sono state accontentate le esigenze di grandi (che hanno mangiato, riso e chiacchierato) e piccini (che hanno giocato e ancora giocato).
Nella loro bellissima casa, c'è un enorme camino che riscalda tutte le stanze e fa compagnia quando arrivano gli ospiti.Ecco, anche noi abbiamo il nostro piccolo camino che quest'inverno però non abbiamo mai ancora acceso, perché troppo pericoloso per Valentino che non conosce il pericolo.
Ma sarà stato il nuovo anno, sarà che quello dei nostri amici ci ha messo nostalgia, sarà che Vale è cresciuto: a capodanno l'abbiamo di nuovo acceso.
E ci siamo ritrovati tutti e 4 lì davanti, catturati da queste fiamme rosse e gialle che ci riscaldavano il cuore, come ipnotizzati.
Quale migliore occasione per spiegare a Linda come nasce il fuoco e a cosa serve, se non questa?
Cosi cerchiamo qualcosa sull'enciclopiedia dei bimbi, osserviamo bene il nostro camino, cosa ci abbiamo messo dentro, di che colore sono le fiamme e quanto calore manda fuori....
E poi lo disegniamo, anzi facciamo un collage con cartoncini di scarto e poi lo coloriamo.
Cosi ora sappiamo che per fare il fuoco servono le legna; che le legna arrivano dagli alberi che babbo taglia al lavoro o lungo il fiume; che le fiamme vanno verso l'altro e che fanno molto calore; ma soprattutto sappiamo che non ci si deve avvicinare troppo al camino perché è molto pericolo e si rischia di ustionarsi.
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